Come comportarsi di fronte a emorragie retiniche e preretiniche?
Donna di 78 anni viene alla nostra attenzione per calo visus in OS (3-4/10). Non riferisce disturbi visivi in OD (10/10).
La signora viene sottoposta a visita oculistica che rivela la presenza di una neovascolarizzazione prevalentemente classica in OS (Figura 1), mentre in OD è presente una neovascolarizzazione coroideale occulta con piccola falda di fluido sottoretinico ma di aspetto scarsamente attivo (Figura 2).
La Signora è stata avviata per eseguire terapia iniettiva con farmaci anti-VEGF in OS mentre per quanto riguarda OD abbiamo deciso di osservare il quadro.
Ad una successiva visita di controllo la signora riferisce di avere avuto un repentino calo del visus in OD ed in effetti il quadro oftalmologico è ben visibile in Figura 3. L’emorragia non consentiva di esplorare la retina e coroide sottostante nemmeno con l’angiografia.
Dato che era presente molto sangue abbiamo deciso di eseguire una iniezione di gas e actilise per favorire lo spostamento/riassorbimento della emorragia seguita da terapia iniettiva con farmaci anti-VEGF. A distanza di due mesi (Figura 4) il quadro clinico e tomografico si presentava notevolmente migliorato, l’emorragia si era completamente riassorbita e la lesione neovascolare si era trasformata in una placca fibrotica.
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