L’OCT virtuale per lo screening delle maculopatie sperimentato per la prima volta a Genova nel 2021 in collaborazione con una farmacia comunale

Di cosa parliamo in questo articolo

  • A Genova gli occhi si controllano in farmacia
  • Lo screening della vista gratuito, sicuro e accessibile
  • Televisita e OCT virtuale step by step
  • Deep learning e OCT, come funziona il software intelligente che scansiona la retina

 

A Genova gli occhi si controllano in farmacia

La pandemia da Covid-19 ci ha insegnato una cosa: fare screening da remoto si può. Se prima del 2020 questa opzione rappresentava per lo più una possibilità “sulla carta”, da quella data spartiacque la telediagnosi e il telemonitoraggio sono diventati una realtà concreta, grazie ai tanti progetti che hanno visto la luce in ambito healthcare. Tra questi si è distinta la campagna di screening gratuita per la diagnosi precoce delle patologie degenerative della retina e della macula, realizzata a Genova nella primavera del 2021. Un progetto sperimentale pilota che ha visto in campo diversi soggetti promotori e attuatori. In primo luogo Comitato Macula, la prima Associazione di pazienti maculopatici e retinopatici, che ha coinvolto il Comune di Genova e i retinologi dell’Ospedale Policlinico San Martino, sempre in prima linea nei progetti di prevenzione delle patologie oculari croniche e degenerative. L’IRCCS genovese, tra i più importanti in Italia per la ricerca nel settore oftalmologico, ha infatti partecipato alla progettazione di Darsana, la prima app dedicata al self monitoring delle retinopatie e maculopatie, sviluppata anche grazie al contributo di un campione di pazienti e medici oftalmologi del San Martino. Il terzo fondamentale attore della campagna di Occhio al diabete è stata la farmacia Burlando, una delle otto della città della lanterna, che ha aderito all’iniziativa fornendo la location per lo strumento che ha permesso la realizzazione dello screening da remoto: l’OCT virtuale.

 

Lo screening della vista gratuito, sicuro e accessibile

Nel 2020 le misure contenitive per la prevenzione del contagio, e il necessario dirottamento di molti settori ospedalieri a reparti Covid, avevano costretto moltissimi pazienti a rischio di malattie della vista, a rimandare a data da destinarsi i controlli oculistici e il follow up di terapie già avviate, con conseguenze potenzialmente molto serie per la salute dei loro occhi. I pazienti oftalmologici più fragili – anziani, diabetici e/o con malattie della vista ingravescenti (degenerazione maculare legata all’età, cataratta, retinopatia diabetica essudativa) – avevano lamentato una condizione di abbandono da parte dei Centri oftalmologici di riferimento, e un mancato supporto dai loro oculisti o/o diabetologi. Comitato Macula – che pur avendo respiro nazionale ha sede e radicamento nel capoluogo ligure – nell’accogliere tali istanze, ne ha anche intravisto una possibile soluzione.  L’idea di testare gratuitamente la vista dei cittadini usando un OCT virtuale posizionato fuori dall’ambito ospedaliero è scaturita in questo contesto per porre rimedio – seppur in modo locale e limitato nel tempo – alle carenze del sistema sanitario in piena crisi pandemica. Un progetto che usasse la via telematica, e quindi che applicasse i principi della telemedicina, per supportare la cittadinanza in un percorso diagnostico privo di rischi per medici e pazienti, e soprattutto di facile accessibilità. Grazie alla tecnologia digitale tutti quegli ostacoli che separano l’utenza dai luoghi di cura, e che nel 2020 erano diventati insormontabili, hanno potuto essere abbattuti.

L’iniziativa si rivolgeva ai clienti della farmacia e in generale ai cittadini genovesi che volessero sottoporsi gratuitamente ad un controllo del fundus oculi, anche (anzi, soprattutto), in assenza di sintomi. Scopo della campagna era quello di offrire ai pazienti la possibilità di effettuare un OCT in modalità sicura e protetta ma in un contesto più vicino al proprio domicilio, e quindi comodamente raggiungibile. Allo stesso tempo, anche la salute dei medici poteva essere tutelata usando la via telematica per l’invio degli esiti dei test direttamente ai retinologi del San Martino, grazie ad un’apposita piattaforma interattiva.

 

Televisita e OCT virtuale step by step

Vediamo nel dettaglio la cronologia e gli step di realizzazione del progetto pilota di screening della vista e di prevenzione delle maculopatie:

  • Aprile 2021: nella farmacia Burlando di Genova si posiziona un macchinario OCT digitale, basato su un innovativo software di AI, connesso ad una piattaforma interattiva per il video consulto on-line con gli specialisti retinologi del San Martino. Lo screening della vista si effettua in due tempi, per una durata complessiva di 15 minuti. Si parte con la televisita a scopo anamnesico, durante la quale i pazienti dialogano on-line (via Zoom) con il retinologo del San Martino, descrivendo eventuali disturbi visivi. Il secondo step è l’OCT vero e proprio, esame effettuato da remoto tramite TeamViewer o EasyDesk. In questo modo il paziente viene teleguidato dal medico-retinologo proprio come se si stesse sottoponendo ad un normale OCT in presenza. Le immagini prodotte – scansioni della retina e fotografie a colori del fondo oculare del paziente – vengono immediatamente commentate dallo specialista, che può quindi dare una sua prima valutazione/diagnosi.
  • Nei due mesi seguenti (aprile-maggio) i clienti della farmacia interessati e le persone prenotate vengono via via sottoposte all’OCT virtuale e alla visita da remoto in farmacia, collegati on-line con i retinologi del San Martino aderenti alla campagna, e presenti in sede ambulatoriale per due giorni a settimana. I dati dei pazienti confluiscono nel database della piattaforma interattiva realizzata per il progetto: I-maculaweb.
  • L’ampia adesione della cittadinanza decreta il successo dell’iniziativa, tanto che nel bimestre di durata della campagna vengono eseguiti 100 esami di screening. Ai partecipanti viene inviato il referto on-line – completo di firma digitale – con accluse immagini del fundus oculi ad alta risoluzione, diagnosi e le indicazioni da parte del retinologo ricevute durante la televisita.

 

Deep learning e OCT, come funziona il software intelligente che scansiona la retina

L’OCT virtuale per la diagnosi precoce della patologie retiniche e maculari si basa su un innovativo software di deep learning, una sottocategoria dell’AI (intelligenza artificiale). Ma di che si tratta, e come funziona? Per capirlo, partiamo dal definire cosa sia un OCT (tomografia e coerenza ottica). Si tratta di uno strumento di imaging diagnostico applicato all’oftalmologia, in grado di scansionare le strutture interne dell’occhio e di ricavarne fotografie tridimensionali scattate in sezione da diverse angolature. In questo modo il medico oftalmologo è in grado di analizzare ogni zona del fondo oculare – composto da retina, macula e testa del nervo ottico – e rilevarne eventuali anomalie, anche se in fase iniziale e asintomatica per il paziente. Gli OCT sono macchinari sofisticati, nelle versioni più moderne e innovative possono offrire immagini ingrandite, nitide e a colori del fundus oculi dei pazienti con una eccezionale risoluzione.  E tuttavia, un OCT dotato di “intelligenza” fa di più. Da solo, è in grado di selezionare le immagini delle retine meritevoli di controlli più approfonditi, dalle altre. In buona sostanza, stiamo parlando di “macchine” con capacità diagnostica autonoma.

Il sistema deep learning (DL) è infatti una sottocategoria dell’intelligenza artificiale progettata per lavorare un po’ come i neuroni del nostro cervello che ricavano informazioni rilevanti quando confrontano nuove fonti con dati già “archiviati”. Questo è possibile perché l’algoritmo su cui si basa il DL processa milioni di immagini che comparano occhi sani a occhi malati, imparando a distinguere retine danneggiate anche in modo lieve, da retine in perfette condizioni. I nuovi OCT “intelligenti” possono pertanto effettuare una prima selezione dei pazienti da sottoporre ad ulteriori indagini oftalmologiche, sì da facilitare il lavoro e l’impegno degli specialisti, e abbreviarne i tempi. Perché la diagnosi precoce consente di individuare patologie retiniche e maculari in stadio iniziale e privo di sintomi, quando è possibile mettere in atto trattamenti conservativi della vista e preservare la qualità di vita del paziente.

“TRA 10-15 ANNI MI IMMAGINO IL PAZIENTE CHE VA IN FARMACIA, DOVE TROVA GIÀ UN MACCHINARIO IN GRADO DI FARE UNA SCANSIONE DI TUTTO L’OCCHIO, CON ANALISI MORFOLOGICA, MORFOMETRICA E INTERNA IN MODO DA STILARE UN REFERTO. SE VENGONO RILEVATE CRITICITÀ, IL PAZIENTE VIENE INVITATO A SOTTOPORSI AD ULTERIORI CONTROLLI OCULISTICI, ALTRIMENTI È LIBERO DI TORNARE A CASA E STARE TRANQUILLO”

Prof. Massimo Nicolò, retinologo presso la Clinica oculistica dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova e vicesindaco di Genova

L’OCT virtuale basato sul software di deep learning è quindi lo strumento di imaging diagnostico migliore in assoluto per lo screening delle malattie essudative di retina e macula associate al diabete (RD e EMD), retinopatie e maculopatie legate all’età o alla miopia, e qualunque altro tipo di condizione oculare che possa comportare serie conseguenze sulla capacità visiva delle persone. Strumenti che non solo agevolano la vita degli specialisti, effettuando da soli una prima scrematura dei pazienti, ma che consentono in tal modo al SSN di risparmiare moltissimo in termini di prevenzione e di tempo. A Genova si è sperimentato un progetto pilota di teleoftalmologia con tutte le carte in regola per essere replicato dovunque, e per diventare – stabilmente – un modello ideale di sanità sostenibile, centrata sul territorio, e misura di paziente.

 

Fonti

https://smart.comune.genova.it/comunicati-stampa-articoli/genova-la-sperimentazione-nazionale-del-teleconsulto-prevenire-la

Occhioallaretina, n° 4 2021

https://www.cassagaleno.eu/intelligenza-artificiale-in-medicina-lesempio-di-deepmind-in-oculistica/

https://genovaquotidiana.com/2021/04/16/nella-farmacia-comunale-burlando-il-test-gratuito-per-la-maculopatia/

https://telenord.it/genova-la-maculopatia-si-previene-in-farmacia-con-un-dispositivo-di-teleconsulto

https://journals.lww.com/apjoo/Fulltext/2021/06000/Deep_Learning_Based_Optical_Coherence_Tomography.4.aspx

https://vimeo.com/597248563/489da0a84c